La stampa 3D nata nel 1986, viene definita una tecnologia per la manifattura additiva (AM) poiché permette a partire da un modello CAD e attraverso la deposizione di strati multipli di materiali, una definizione matematica tridimensionale dell’oggetto. Quante tipologia di stampa 3D esistono e quali sono i requisiti ambientali da rispettare?
Tra le diverse tipologie di stampa presenti per le stampanti 3D da ufficio, le più diffuse sono:
- FDM (fused deposition modeling)
- Digital light processing ;
- Polyjet.
La tipologia FDM è un processo di stampa che utilizza filamenti termoplastici avvolti all’interno di un contenitore ermetico ed estrusi da una testina riscaldata, che muovendosi ripetutamente in due direzioni, fonde il materiale plastico che si deposita su una piattaforma di stampa strato dopo strato: viene utilizzata per la produzione di parti riutilizzabili durevoli e leggere, l’impiego di materiali a basso costo e la precisione nella produzione di pezzi di grandi dimensioni.
La Digital light processing è una tipologia che utilizza una resina liquida che si polimerizza a contatto con una fonte di luce che colpisce la piattaforma dello strato da indurire: è una tecnica utilizzata principalmente per stampare oggetti di design complessi e con un alto grado di precisione.
La tipologia Polyjet utilizza fotopolimeri in forma liquida, depositati da una testina a getto d’inchiostro su una piattaforma di costruzione, che si solidificano a seguito dell’esposizione a raggi UV; essa viene impiegata per ottenere una stampa multicolore e multimateriale di precisione.
Le stampanti 3D utilizzabili in ufficio hanno una dimensione generalmente pari a 50/70cm x 60/80cm e durante il processo di stampa generano una produzione di calore nell’ambiente circostante, ad eccezione delle stampanti a freddo. Nel sito che verrà selezionato per la stampante infatti è consigliabile lasciare uno spazio di almeno 40cm tra le pareti adiacenti e la stampante, prevedendo un piano di appoggio in prossimità di essa. Occorre garantire una temperatura compresa tra i 15° e i 30°, un livello di umidità non superiore all’80% e un idoneo ricambio d’aria ambiente all’interno del locale: se la stampante 3D selezionata avrà in dotazione il proprio sistema di filtraggio, esso dovrà essere posizionato nello stesso locale.
Prima dell’utilizzo della stampante e dello svolgimento delle attività di manutenzione e pulizia sia ordinarie che straordinarie, sarà necessario consultare il manuale di uso e manutenzione della stampante, al fine di adottare idonee misure di prevenzione e protezione, e consultare le specifiche schede di sicurezza dei prodotti.