La norma n 3 del 16 gennaio 2003, detta anche Legge Sirchia dal nome del suo promotore, l’allora ministro della salute Girolamo Sirchia, oggi compie 20 anni.
La legge n 3 del 16 gennaio 2003 ha contribuito per due decenni a ridurre il numero di fumatori in Italia: questa tendenza ha però subito un’inversione di rotta poiché il numero dei fumatori è tornato a crescere per la prima volta dal 2006.
Se tra il 2003 e il 2020 si era verificato un calo netto di fumatori dal 33% al 22%, dal 2020 al 2022 si è assistito ad un incremento di 2 punti percentuali.
Come riportato nel comunicato stampa N°39/2022 dall’ISS, in Italia il numero di fumatori è pari a 12,4 milioni, rappresentando il 24,2% della popolazione nazionale.
Si tratta di 800 mila fumatori in più rispetto agli 11,6 milioni registrati due anni fa: quasi 1 italiano su 4 è un fumatore, percentuale che non era mai più stata registrata dal 2006.
Il trend in crescita riguarda anche gli italiani che fumano sigarette a tabacco riscaldato e gli utilizzatori di e-cig: la percentuale, infatti, è aumentata dal 1,1% al 3,3% per le sigarette a tabacco riscaldato, mentre è cresciuto dal 1,7% al 2,4% la percentuale degli utilizzatori dell’e-cig, dal 2019 al 2022.
Nonostante il compimento del ventesimo anniversario della legge Sirchia e il suo rispetto adottato maggior parte dei casi, l’introduzione di questi nuovi prodotti alternativi all’utilizzo delle sigarette tradizionali stanno mettendo in discussione i comportamenti che devono essere adottati sul loro utilizzo nei luoghi al chiuso.
Non esiste ancora infatti una legislazione adeguata a questi nuovi prodotti e la maggior parte dei suoi consumatori li utilizza nei luoghi pubblici, tra cui locali, bar e mezzi di trasporto pubblici e privati.