Il settore del trasporto e magazzinaggio è tra quelli più esposti al rischio di infortunio sul lavoro. È ciò che afferma l’Inail nell’ultimo numero del periodico curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto. Questo settore, che dà lavoro a circa 1,1 milioni di addetti, risulterebbe al terzo posto per incidenza percentuale sul totale degli infortuni della gestione Industria e servizi.
Dal 2017 al 2021 gli infortuni sul lavoro denunciati dall’Inail nel settore del trasporto e magazzinaggio hanno mostrato un aumento nel triennio dal 2017 al 2019, una netta diminuzione tra il 2019 e 2020, per via della pandemia di Covid-19, e di nuovo un aumento nel 2021, con un incremento dello 0,8% rispetto al 2017.
Nel quinquennio analizzato, il 12% degli infortuni è avvenuto nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, l’87,9% sul luogo di lavoro. Le fasce più colpite sono quelle over 45 anni. L’82,8% degli infortuni riguarda i lavoratori di sesso maschile per via della forte prevalenza di uomini rispetto alle donne in questo settore.
La maggior parte degli infortuni, più dell’80%, avviene durante il giorno mentre il restante10% si verifica nelle ore notturne.
Le malattie professionali più frequenti riguardano contusioni, lussazioni, distorsioni, fratture e ferite.
Bisogna considerare che il settore del trasporto e del magazzinaggio è tra i più esposti anche al contagio da Sars-Cov-2, collocando il settore al secondo posto per casi mortali nella classifica per attività economica.
L’Inail ribadisce che la prevenzione consiste nel focalizzarsi sulla sicurezza stradale: condurre il veicolo con attenzione; è fondamentale, infatti, che il guidatore sia concentrato solo sulla guida e che non sia distratto da altre attività.
Un altro fattore importante, valutato dal consorzio europeo indipendente Euro NCAP European New Car Assessment Programme) riguarda la sicurezza di un veicolo allo stato dell’arte, dotato di aiuti alla guida e alla sicurezza d’avanguardia.