La normativa ADR ha esteso l’obbligo di nomina del consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose (consulente ADR) ad ogni impresa le cui attività comprendono anche la spedizione di merci pericolose su strada. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Chi è il consulente ADR?
La figura del Consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose è stata introdotta nel nostro ordinamento dal Decreto Legislativo 04/02/2000 nr. 40 in recepimento della direttiva europea 96/35/CE del 3 giugno 1996 relativa alla designazione e alla qualificazione professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada, per ferrovia o per via navigabile.
Il ruolo del consulente ADR è quello di consentire all’azienda di svolgere dei trasporti sicuri e conformi alle norme. I suoi compiti principali sono:
- verificare le attività, le prassi e le procedure dell’impresa;
- redigere una relazione annuale;
- elaborare una relazione in caso di incidente quando rientra in determinati criteri previsti dall’ADR.
Per esercitare tale ruolo, il consulente ADR deve conseguire un certificato di formazione professionale che va rinnovato ogni 5 anni con esame specifico.
Per chi è obbligatorio nominare il consulente ADR?
C’è l’obbligo di nomina del consulente ADR per tutte le imprese, la cui attività comporta:
- spedizione o trasporti di merci pericolose;
- operazioni di carico, scarico;
- imballaggio confezionamento o riempimento connesse a tali trasporti.
Le imprese che partecipano al trasporto di merci pericolose solo come speditori e che finora non erano obbligate a designare un consulente in materia di sicurezza sulla base delle disposizioni applicabili fino al 31 dicembre 2018, in deroga alle disposizioni del 1.8.3.1 applicabili dal 1° gennaio 2019, dovranno designare un consulente per la sicurezza entro il 31 dicembre 2022.
La mancata nomina di un consulente ADR comporta sanzioni amministrative da 6.000 a 36.000 euro e importanti responsabilità per il datore di lavoro e l’RSPP in caso di incidente e mancata nomina (rif. D.Lgs 35 27/01/10).
Come viene nominato il consulente ADR?
Il consulente deve essere nominato dal legale rappresentante dell’azienda per iscritto, così come l’accettazione dell’incarico da parte del consulente.
A seguito della nomina, il legale rappresentante dell’azienda deve comunicare (entro 15 giorni) la nomina al Dipartimento per il Trasporto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, allegando copia del certificato di formazione del consulente ADR.
Il consulente ADR dovrà redigere, entro 60 giorni una relazione che indichi le eventuali modifiche necessarie da apportare alle strutture e alle procedure dell’azienda per garantire l’osservanza delle norme e le condizioni di sicurezza.
Ci sono eccezioni in cui la nomina del consulente ADS non è obbligatoria?
La figura del consulente ADR non è obbligatoria per:
- Le aziende che trasportano merci pericolose al di sotto di determinate quantità;
- Le aziende che trasportano merci pericolose solo occasionalmente, in ambito nazionale e con un grado minimo di pericolosità;
- Le aziende che trasportano merci pericolose secondo i punti a) b) c) e d) del D. Lgs. 35 del 2010, e cioè:
- a) mediante veicoli, vagoni o unità navali che appartengono alle forze armate o che si trovano sotto la responsabilità di queste ultime ovvero mediante navi in servizio governativo non commerciale;
- b) mediante unità navali adibite alla navigazione marittima su vie navigabili marittime che si estendono nelle vie navigabili interne;
- c) mediante traghetti che effettuano soltanto l’attraversamento di una via navigabile interna o di un porto; oppure
- d) interamente all’interno del perimetro di un’area chiusa.
Le esenzioni valgono per le imprese che fanno un massimo di 24 operazioni all’anno e non più di 3 operazioni in un mese, oppure un totale non superiore a 180 tonnellate in un anno.